TABELLA AGGIORNATA PRINCIPI DI DIRITTO/PRECEDENTI D'USO CORRENTE
in materia previdenziale-assistenziale obbligatoria (fornita cioè dallo Stato e/o da Enti Pubblici)
STUDIO LEGALE AVV. MASSIMO MAZZUCCHIELLO
Attività di scouting agg.ta 01-07-2024
Sul valore del "precedente" e l'inciso delle questioni di diritto decise "in modo conforme alla giurisprudenza della Corte" di Cassazione.
Breve annotazione a cura dell'avvocato Massimo Mazzucchiello del Foro di Napoli.
Anche se non ci troviamo nel sistema giuridico tipico dei paesi anglosassoni del "common law" (in cui la "regola" per definire una controversia si rierca non nella fonte legale ma nella decisione di un caso precedente), nel nostro sistema del "civil law" (in cui la creazione del diritto è fondamentalmente legislativa) assume sempre più importanza il valore del "precedente". Specie con la novella del procedimento del ricorso in cassazione con l'introduzione dell'art. 360- bis c.p.c., secondo cui il ricorso per cassazione è inammissibile "quando il provvedimento impugnato ha deciso le questioni di diritto in modo conforme alla giurisprudenza della Corte e l'esame dei motivi non offre elementi per confermare o mutare l'orientamento della stessa", diventando di fatto tale giurisprud. di legittimità un'ulteriore "fonte" (pratica) di diritto [tecnicamente si parla di "fonte di informazione giuridicamente rilevante", con imposizione per gli operatori della giustizia dell'obbligo di conoscenza]. Per non parlare del valore dell'autorevolezza della fonte "d'informazione giuridicamente rilevante" e della sua forza di persuasione e di pronostico dell'esito di una controversia (e per la tutela dell'affidamento, dal momento che una persona adeguerà i suoi comportamenti a tale "regola" così interpretata...)!
Infine la stessa legge (art. 384 c.p.c.) stabilisce che quando la Corte di Cassazione decide il ricorso ove si è lamentata una violazione e falsa applicazione di una norma di legge e, "in ogni caso in cui, decidendo su altri motivi di ricorso, risolve una questione di particolare importanza" deve enunciare il "principio di diritto".
Possiamo sintetizzare sostenendo che nel "principio di diritto" (cioè l'interpretazione della legge operata dalla Cassazione) si sostanzia il "raccordo" tra i "fatti" e la "norma di legge astratta". E quindi possiamo ben dire che il "precedente", a differenza della norma, è sempre un insieme "fatto e diritto".
Da considerare inoltre il fattore della diffusa "riproducibilità", in decine di migliaia di casi, delle questioni di massima sottese!
(ovviamente gli estremi di questa raccolta privata hanno un valore meramente indicativo e vanno verificati dalla consultazione delle banche dati ufficiali Italgiure/Ministero Giustizia, ecc. Possono inoltre esserci errori materiali di indicazione degli estremi, per cui non si assumono responsabilità in tal senso).